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La Sindrome delle Faccette Articolari: guida completa

  • Immagine del redattore: FisiomediCal
    FisiomediCal
  • 27 ott
  • Tempo di lettura: 3 min

Non tutti i mal di schiena sono uguali.Spesso, ciò che inizialmente sembra una banale lombalgia nasconde una condizione più complessa e dolorosa: la sindrome delle faccette articolari.

Si tratta di una patologia che interessa le articolazioni posteriori della colonna vertebrale, responsabili di gran parte della mobilità e stabilità della schiena.Quando queste articolazioni si infiammano o si usurano, provocano dolore intenso e rigidità, rendendo difficili anche i gesti quotidiani come piegarsi, sedersi o alzarsi.


Cos’è la sindrome delle faccette articolari

Le faccette articolari (o articolazioni zigapofisarie) sono piccole giunzioni poste tra una vertebra e l’altra, che consentono alla colonna vertebrale di muoversi in modo fluido e controllato.Quando queste articolazioni vengono sottoposte a stress ripetuto, usura o infiammazione, perdono la loro funzione naturale e diventano fonte di dolore cronico.

La sindrome delle faccette articolari è quindi una condizione degenerativa che può colpire qualsiasi tratto della colonna, ma è più frequente nella zona lombare e cervicale.


Cause principali

Le cause della sindrome delle faccette articolari possono essere diverse, ma la più comune è la degenerazione articolare dovuta al tempo o a movimenti ripetuti.Tra i fattori più comuni troviamo:

🔹 Usura articolare legata all’età (artrosi vertebrale);

🔹 Cattiva postura prolungata nel tempo;

🔹 Movimenti bruschi o sovraccarichi sulla colonna vertebrale;

🔹 Traumi o incidenti, come il colpo di frusta;

🔹 Eccesso di peso, che aumenta la pressione sulle articolazioni;

🔹 Lavori sedentari o fisicamente impegnativi, che sollecitano la schiena in modo anomalo;

🔹 Patologie degenerative del disco, che alterano la biomeccanica vertebrale.

Spesso, la sindrome si manifesta insieme a lombalgia cronica o cervicalgia, rendendo difficile distinguere le due condizioni senza un’attenta valutazione specialistica.


Sintomi

I sintomi della sindrome delle faccette articolari variano a seconda della zona colpita, ma generalmente includono:

Dolore localizzato nella parte bassa della schiena o del collo;

Rigidità e limitazione nei movimenti, soprattutto al mattino o dopo essere stati seduti a lungo;

Dolore che si accentua piegandosi all’indietro o ruotando il tronco;

Assenza di dolore irradiato agli arti, a differenza dell’ernia del disco;

✅ Nei casi cervicali, mal di testa e tensione nucale.

Il dolore può essere sordo e costante oppure acuto e improvviso, a seconda del grado di infiammazione articolare.


Diagnosi

La diagnosi della sindrome delle faccette articolari si basa su:

  • Visita fisiatrica o ortopedica, con test di mobilità articolare;

  • Risonanza magnetica (RMN) o TAC, per visualizzare lo stato delle articolazioni vertebrali;

  • Blocchi diagnostici, ovvero infiltrazioni locali che aiutano a individuare l’articolazione responsabile del dolore.

Una diagnosi corretta è fondamentale per distinguere questa sindrome da altre cause di mal di schiena, come ernie, discopatie o stenosi vertebrale.


Trattamento

Il trattamento della sindrome delle faccette articolari mira a ridurre il dolore, migliorare la mobilità e prevenire recidive.A seconda della gravità, il piano terapeutico può includere:

1. Terapie conservative

  • Riposo e correzione posturale;

  • Farmaci antinfiammatori prescritti dal medico;

  • Fisioterapia mirata, con esercizi di rinforzo e stretching per la muscolatura lombare e addominale;

  • Terapie fisiche come Tecarterapia, Laserterapia o Ozonoterapia, efficaci per ridurre l’infiammazione e il dolore.

2. Trattamenti interventistici (nei casi più gravi)

  • Infiltrazioni articolari di anestetici o cortisonici;

  • Radiofrequenza delle faccette, una procedura mini-invasiva che riduce la trasmissione del dolore.

Prevenzione

Per prevenire la sindrome delle faccette articolari è utile adottare alcune buone abitudini:

🔹 Mantenere una postura corretta sia in piedi che da seduti;

🔹 Eseguire attività fisica regolare, privilegiando esercizi di rinforzo e allungamento della schiena;

🔹 Evitare sforzi improvvisi e sollevamenti errati;

🔹 Controllare il peso corporeo, per ridurre il carico sulla colonna;

🔹 Effettuare pause attive durante le ore di lavoro sedentario.


A chi rivolgersi

Se il mal di schiena è frequente, persistente o limita i movimenti quotidiani, è consigliato rivolgersi a un fisiatra o fisioterapista specializzato.Solo una valutazione accurata può determinare se il dolore è dovuto a un problema delle faccette articolari e impostare un percorso terapeutico efficace.


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