
La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia derivante dalla compressione del nervo da parte dei tessuti circostanti.
I sintomi principali interessano polso e mano e le cause possono essere molteplici: dalla ripetizione di movimenti routinari alla presenza di patologie sottostanti, come il diabete o l’ipotiroidismo.
La diagnosi è di tipo clinico e ci si può avvalere anche di esami specifici come l’ elettromiografia e l’elettroneurografia.
Il trattamento varia a seconda dei sintomi e della durata del disturbo: può essere di tipo conservativo o chirurgico.
In entrambi i casi, la riabilitazione fisioterapica risulta necessaria.
Cos’è il tunnel carpale
È uno stato di sofferenza, definita neuropatia, del nervo mediano, ovvero del nervo deputato alla innervazione delle prime tre dita della mano.
Il carpo è l’insieme delle ossa che si trovano nel polso.
Il tunnel carpale è uno stretto canale all’altezza del polso, in cui passano il nervo mediano e i tendini flessori delle dita.
Cos’è la sindrome del tunnel carpale
La sindrome è uno stato di compressione del nervo, dovuto il più delle volte ad una infiammazione dei tendini flessori delle dita (ovvero un’infiammazione cronica della borsa tendinea dei flessori) che determina una compressione del nervo mediano.
Quando insorge?
Il tunnel carpale insorge generalmente tra i 45 e i 60 anni e interessa spesso soggetti femminili.
E’ una malattia professionale?
Può essere definita una malattia professionale perché tende ad interessare persone che utilizzano per molte ore le mani, e compiono movimenti ripetitivi.
Può essere causata anche da un utilizzo massiccio del mouse, del martello pneumatico o in chi suona le percussioni, il pianoforte o la chitarra, ad esempio.
Tunnel carpale: sintomi
I sintomi principali del tunnel carpale possono riguardare:
- riduzione della sensibilità di pollice, indice e medio e di parte dell’anulare. Nella fase iniziale può essere presente un dolore “a scossa”, non costante;
- intorpidimento e formicolio al polso;
- riduzione della forza complessiva della mano;
- dolore e sensazione di gonfiore della mano, specialmente di notte. Tali fastidi possono coinvolgere anche la faccia volare – cioè interna, dalla parte del palmo della mano – dell’avambraccio;
- gonfiore ed alterazione del colore della pelle;
- difficoltà nella flessione del pollice.
Esistono anche forme, dette secondarie, in cui la sindrome del tunnel carpale si manifesta a causa o parallelamente ad artrite reumatoide, artrosi, conseguenze o postumi di fratture del polso, diabete o in pazienti sotto dialisi.
Tunnel carpale: cause
Tra i fattori di rischio che possono rappresentare la causa del tunnel carpale troviamo:
- anatomia: in alcuni soggetti il tunnel carpale è più stretto e quindi più soggetto a questo tipo di patologia;
- storia familiare: è un disturbo che presenta una percentuale di ereditarietà;
- alcune condizioni patologiche come il diabete, l’insufficienza renale, ipotiroidismo, artrite reumatoide e da fibromialgia;
- gravidanza;
- alterazioni ormonali;
- depositi di grassi;
- fattori ambientali, come le professioni elecante in precedenza;
- alcuni sport che implicano particolari posizioni del polso e sforzi intensi come il golf, il tennis o il bowling;
- menopausa;
- traumi e infortuni, come la frattura del polso.
Tunnel carpale: diagnosi
La diagnosi del tunnel carpale è di tipo clinico e prevede accertamenti attraverso esami elettrofisiologici: elettromiografia ed elettroneurografia, ma anche i raggi X e gli esami del sangue.
Inoltre vengono prese in considerazione la storia clinica del paziente e le sue abitudini di vita.
Tunnel carpale: cura
Il trattamento del tunnel carpale dipende dalla gravità e della durata dei sintomi.
Inizialmente si procede con una terapia conservativa, quindi non di tipo chirurgico, che prevede di:
- indossare una polsiera, soprattutto durante la notte, per impedire al polso di flettersi;
- applicare del ghiaccio per ridurre la sensazione dolorosa ed il gonfiore, se presente;
- praticare di cortisone direttamente sul polso o per via orale. L’assunzione non può essere prolungata nel tempo poiché tali tipi di farmaci possono provocare gravi effetti indesiderati, quindi nel caso in cui il dolore non dovesse arrestarsi, è necessario considerare altre soluzioni, come quella chirurgica.
Questa terapia funziona soprattutto nei casi in cui le cause che hanno scatenato i sintomi siano temporanei, come una gravidanza o lavori pesanti svolti per un breve periodo.
Nel caso in cui la patologia sia una conseguenza di altre patologie, come quelle precedentemente elencate, la cura delle stesse può favorire il miglioramento della sintomatologia legata al tunnel carpale.
Tunnel carpale: rimedi naturali
Possono essere utilizzati dei rimedi naturali per la cura del tunnel carpale, soprattutto nella fase acuta del disturbo. Questi consistono nella:
- applicazione di impacchi, come quelli all’argilla o all’arnica montana;
- assunzione di integratori come l’Omega 3, presente ad esempio nell’olio di lino, e di Vitamina B6, presente nel riso integrale e nella verdura a foglia verde;
- preparazione di infusi a base di Iperico che possiede proprietà disinfiammanti ed utili alla riduzione del dolore.
Tunnel carpale: esercizi
Nonostante sia consigliabile rivolgersi ad un centro di fisioterapia specializzato nel trattamento del tunnel carpale, è possibile svolgere quattro semplici esercizi utili alla riduzione del dolore, come:
- l’utilizzo di elastici applicati su tutte le dita, cercando di estenderle per qualche minuto;
- l’allungamento dell’avanbraccio, mettendo le mani una contro l’altra e portandole dall’altezza del petto a quella dello stomaco, finché si percepisce una sensazione di stiramento. Ripetere per 2,3 volte;
- appoggiarsi con le mani ad un muro, con le braccia in posizione parallela rispetto al pavimento, ed esercitare pressione finche non si sente una sensazione di stiramento. Mantenere la posizione per 30 secondi e ripetere 3 volte per ogni braccio.
- Utile nella fase conservativa, oltre agli esercizi succitati di allungamento delle fasce muscolari, l’applicazione di mezzi fisici, quali la tecarterapia, ultrasuoni o ancor meglio i crioultrasuoni soprattutto nella fase acuta, e la tecarterapia.
Tunnel carpale: intervento
L’intervento chirurgico viene preso in considerazione quando i disturbi durano per più di 6 mesi e consiste nell’apertura del canale per liberare il nervo mediano.
Può essere eseguito in tecnica microchirurgica, sia a cielo aperto che in endoscopia: studi clinici approfonditi non hanno evidenziato benefici significativi nell’utilizzo della tecnica endoscopica rispetto a quella classica. L’intervento, che consta di una incisione di circa 3 centimetri, è di breve durata (10 minuti circa), si esegue in anestesia locale e in regime ambulatoriale.
La fase post-operatoria consiste nel bendaggio del polso per un paio di giorni. Successivamente è consigliabile indossare un tutore ed iniziare un percorso riabilitativo.
Fisioterapia per tunnel carpale: dove farla a Roma
Soprattutto nella fase di infiammazione acuta, è altamente sconsigliata la pratica di esercizi come quelli sopra descritto.
È necessario, infatti, rivolgersi ad un centro di fisioterapia specializzato che proporrà dei programmi mirati allo specifico problema, sotto la supervisione di uno specialista.
A Roma potete rivolgervi al centro fisiomediCal, situato nel quartiere Flaminio.
Potremo occuparci di te sia durante la fase diagnostica, proponendoti le soluzioni migliori, sia durante quella relativa alla riabilitazione.
È preferibile iniziare questo tipo di percorso alla prima comparsa dei sintomi per evitare che il disturbo si cronicizzi e diventi doloroso e più difficile da trattare.
Per qualsiasi informazione puoi contattarci sul nostro sito o venirci a trovare in via Andrea Sacchi, 35 – 00196 – Roma.