Cosa sono i traumi Sportivi

By 11 Marzo 2021Articoli
Traumi sportivi

Come il nome suggerisce, i traumi sportivi sono quegli infortuni tipicamente comuni tra gli atleti e chi pratica sport per divertimento. Tuttavia, anche chi non rientra in queste categorie può subire dei traumi sportivi, o lesioni che sono generalmente considerate tali. Un esempio palese è il gomito del tennista, una patologia piuttosto comune tra chi esegue lavori manuali di carico, anche se non ha mai giocato a tennis.

Dal momento che i muscoli e i legamenti possono lacerarsi a fronte di sforzi e sollecitazioni eccessive, è evidente che praticare un qualsiasi tipo di sport comporta il rischio di lesione. Per tale motivo il riscaldamento pre-gara o allenamento e lo stretching alla fine dell’attività sono più importanti di quanto si possa immaginare. Un buon allungamento non è tuttavia sufficiente per evitare traumi sportivi ed è bene ricordare che alcune persone sono più predisposte di altre a subire lesioni e contusioni.

Il tipo di attività svolta influenza molto il tipo di trauma al quale si può andare incontro e anche la preparazione atletica svolge un ruolo fondamentale. Tra queste patologie troviamo infatti anche i traumi da impatto, che hanno forti ripercussioni soprattutto a livello osseo, e possono portare a fratture ed ematomi.

Di seguito andiamo ad analizzare i più frequenti e come riconoscerli.

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Quali sono i più frequenti e come riconoscerli

Esistono diverse tipologie di traumi sportivi e vengono suddivisi in quattro principali categorie:

  • Usura: l’eccessivo logorio e lacerazione di muscoli, legamenti e articolazioni. Sono tra le cause più frequenti di traumi sportivi e si presentano solitamente in seguito a comportamenti scorretti durante l’attività fisica;
  • Distorsioni e stiramenti: traumi sportivi frequenti e fastidiosi. Consistono nella tensione eccessiva di legamenti e muscoli e solitamente si riscontrano per sforzi improvvisi e cambi di direzione repentini;
  • Traumi da impatto: causano ematomi, ecchimosi, contusioni e fratture. Sono tipici degli sport da contatto.
  • Fratture e lussazioni: sono traumi sportivi piuttosto gravi, seguite immediatamente da dolore intenso, disfunzione dell’arto interessato e possibile deformazione. Nelle forme più lievi si chiamano fratture da stress, piccole crepe sulla superficie dell’osso dovute a movimenti ripetuti o sollecitazioni eccessive;

Ognuno di questi agisce in modo diverso su legamenti, muscoli e ossa, con sintomi e conseguenze diverse. A seconda del tipo di trauma riscontrato possono presentarsi sintomi quali gonfiore, ematomi, mobilità limitata, sensibilità al tatto sulla zona interessata e calore. Non necessariamente i sintomi si presentano tutti insieme e in alcuni casi, possono essercene altri in base alla gravità dell’infortunio.

Come prevenirli

Non è sempre possibile prevenire questo tipo di disturbi, ma grazie a diverse precauzioni è possibile limitare l’incidenza dei traumi sportivi e ridurne la gravità. Come prima forma di prevenzione, troviamo il riscaldamento muscolare: questa pratica è fondamentale prima e dopo ogni tipo di attività fisica. Grazie a questa i muscoli guadagnano elasticità e riescono a sostenere meglio impatti, sollecitazioni e sforzi.

L’attività fisica stessa può essere un ottimo modo per prevenire i traumi sportivi: un allenamento graduale, commisurato alla propria forma fisica, aiuta a tonificare e rafforzare i muscoli. Oltre a questo, è sempre importante indossare le giuste protezioni e attrezzature quando si fa sport: parastinchi, caschetti, ginocchiere, tutori, calzature adeguate e altri ancora. Un equipaggiamento adeguato è di grande utilità per prevenire la maggior parte degli infortuni, o comunque per limitarne la gravità.

In ultima battuta, è bene ricordare che al primo segnale di dolore è buona norma interrompere l’attività per ridurre quanto più possibile i danni.

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Trattamento e Cura

La tecnica di primo soccorso, utile per la maggior parte delle lesioni, è la terapia PRICE che consiste in Protezione (Protection), riposo (Rest), ghiaccio (Ice), compressione (Compression) e sollevamento (Elevation).

Grazie a questi primi cinque step è possibile contenere l’infortunio e accelerare i tempi di recupero. La protezione serve per immobilizzare la parte interessata, ridurre emorragia e gonfiore. Il ghiaccio svolge un’azione analgesica, ma non deve essere applicato per più di 20 minuti, onde evitare irritazione della pelle. La parte sulla quale si applica l’impacco deve essere sollevata e compressa con una fascia elastica per limitare il gonfiore e far fluire il sangue. Vien da sé che tutto queste accortezze sono poco utili se non si osserva un periodo di riposo congruo all’entità del trauma.

Se il dolore è particolarmente acuto, si possono assumere farmaci analgesici e antinfiammatori (FANS) per ridurre l’infiammazione.

Quando i sintomi non rientrano in 5 giorni, è caldamente consigliato rivolgersi a uno specialista che potrà valutare con efficacia, attraverso esami radiografici, se necessario, l’entità del trauma. La cura specialistica si compone di diverse tecniche fisiche e manuali in base alle cause e richiede diverse sessioni di terapia per garantire risultati ottimali.

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Lo Studio FisiomediCal a Roma Nord, zona Prati, dispone di una squadra altamente professionale, specializzata in medicina sportiva. L’esperienza si unisce all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, che garantiscono tempi rapidi di recupero. Ogni paziente può contare su trattamenti altamente personalizzati e mirati e su una conoscenza molto vasta di traumi sportivi e fisioterapia.

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