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traumi distorsivi al ginocchio

Traumi distorsivi al ginocchio: un breve focus

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Il ginocchio è una delle articolazioni più delicate e più soggette a traumi nella pratica sportiva

L’articolazione del ginocchio è una parte del corpo molto delicata e dove si riscontra un alto tasso di traumi, soprattutto tra gli atleti. Negli sport in cui è più facile che avvengano i traumi distorsivi al ginocchio sono quelli dove si eseguono movimenti tecnici complessi ad alta velocità. A causare i traumi distorsivi sono anche le brusche frenate, i salti ripetuti, e spostamenti laterali o antero-posteriori.

Breve focus su i trami distorsivi al ginocchio

Come già detto, il ginocchio è un punto piuttosto delicato del nostro corpo. Per questo motivo una distorsione grave al ginocchio, purtroppo non consente una prosecuzione dello sport, anzi influisce negativamente anche sulla vita quotidiano, rendendo difficile camminare o caricare l’articolazione. Per questo quando si può proseguire l’attività sportiva la distorsione non è considerata grave. Ma vediamo più nel dettaglio.

Quando ricorre una tumefazione a seguito di una distorsione al ginocchio

Quando il ginocchio presenta una tumefazione, occorre prestare attenzione a una cosa principale. Se il gonfiore è comparso nelle ore subito successive al trauma, oppure se si sia formato lentamente nel corso dei giorni.

Nel primo caso, l’edema precoce può essere dovuto a un emartro da lacerazione di strutture vascolarizzate, quali il legamento crociato anteriore ed il margine meniscale. In questo caso si riscontra l’aumento della temperatura in loco nei confronti del ginocchio controlaterale.

In questo caso si consiglia un ricovero in traumatologia.

Nella maggior parte delle distorsioni, il trauma sollecita il ginocchio in abduzione e rotazione esterna, per cui il dolore è localizzato sulla faccia mediale del ginocchio in corrispondenza dell’inserzione prossimale del legamento collaterale interno. Il dolore impedisce, a causa di una contrattura muscolare antalgica di difesa, l’estensione completa della gamba.

Cosa si consiglia come trattamento per la distorsione al ginocchio

Per prima cosa, anche se è una distorsione di lieve entità si consiglia il riposo, meglio se a letto e con un cuscino sotto al ginocchio, così da rimanere in una posizione indolore.

Sulla faccia mediale del ginocchio si può applicare uno strato di pomata contenente eparina, ricoperta da un sottile strato di plastica, ponendovi sopra, ad intervalli, una borsa del ghiaccio. È opportuno somministrare dei farmaci miorilassanti, per favorire l’estensione del ginocchio, diminuendo di pari passo lo spessore del cuscino fino a toglierlo del tutto. In seguito il medico, a seconda dell’entità del dolore, effettuerà una fasciatura elastica adesiva che sarà mantenuta per una settimana, o una doccia gessata posteriore che dovrà essere portata per 15-20 giorni. Trascorso il periodo di immobilizzazione, l‘atleta dovrà effettuare un trattamento riabilitativo e una graduale ripresa dell’attività sportiva. In caso di lesioni più gravi il trattamento di elezione dovrà essere quello chirurgico.

Fisioterapia riabilitativa per la prevenzione nello sport

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La Fisioterapia riabilitativa ha come scopo la risoluzione di patologie, siano esse croniche o traumatiche

Lo sport e il movimento quotidiano possono prolungare il benessere psico fisico. In presenza di alcune condizione patologiche, però, dovrà essere accompagnato con cure farmacologiche e un programma di terapia fisica. In questi casi ci si avvale di una branca specialistica della medicina: la Fisioterapia riabilitativa.

La terapia fisica si basa sulla riattivazione del movimento muscolare, al fine di risolvere le problematiche patologiche del paziente. Quest’ultime possono avere una natura cronica, come i dismorfismi come la scoliosi, oppure possono avere un carattere acuto (come la traumatologia dello sport).

La fisioterapia, avvalendosi di cure farmacologiche e attività fisica, aiuta l’atleta a risolvere in breve tempo possibile il problema, ritornando così all’attività sportiva.

Le lesioni sono trattate con successo quando il problema è studiato correttamente. Occorre non solo una storia clinica quanto più dettagliata possibile, ma anche delle indagini strumentali. In questo modo il fisioterapista può trovare il trattamento migliore per il paziente.

Obiettivi della fisioterapia riabilitativa

Gli obiettivi della fisioterapia riabilitativa puntano a eliminare l’instabilità residua, la debolezza e lo squilibrio muscolare per non incombere in altre problematiche. Così si possono riacquistare le prestazioni precedenti alla lesioni. I tre principali obiettivi della riabilitazione sono:

  1. Protezione dei tessuti danneggiati per concedere riequilibrio energetico e per controllare la fase infiammatoria in anticipo.
  2. Riattivazione della flessibilità, della resistenza, della propriocezione dello squilibrio muscolare per un controllo delle attività fisiche.
  3. Le attività sport-specifiche devono essere esaminate per accertare che l’atleta possa ricominciare in modo sicuro l’attività sportiva.

Per ogni atleta bisognerà studiare uno o più programmi. Uno dei compiti del fisioterapista non sarà solo condurre il paziente verso la guarigione, ma dovrà anche educarlo. Bisognerà quindi istruire il paziente su come agire anche dopo il trattamento, così che la lesione non si presenti o non si aggravi, e l’atleta sarà libero di tornare al suo sport.

problemi della corsa

4 problemi della corsa più comuni: come evitarli?

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Gli appassionati della corsa lo sanno bene: possiamo incappare in alcuni “effetti collaterali”. Ecco i quattro problemi della corsa più comuni e come evitarli

Gli amanti dello jogging, sia i principianti sia i professionisti, hanno familiarità con alcuni problemi che possono derivare proprio dalla loro passione. I problemi della corsa sono fondamentalmente dovuti a microtraumi ai muscoli causati da uno sforzo eccessivo, o eseguito non correttamente. Tra i più comuni ci sono: fitte alla ginocchia, piedi formicolanti e gambe pesanti. Per fortuna, a meno che non si tratti di gravi infortuni, basta seguire qualche semplice consiglio per evitarli, e continuare a correre. Vediamo insieme la “top 4” dei problemi della corsa e i consigli dei nostri fisioterapisti su come evitarli.

Vesciche ai piedi

Partiamo dal problema della corsa più comune e meno grave. Sebbene non sia gravissimo, è un problema doloroso, che incide sul modo in cui poggiamo il piede a terra, e quindi si ripercuote su tutto il corpo. Il continuo sfregamento della pelle contro la scarpa può portare questa dolorosa conseguenza, soprattutto se sono scarpe troppo strette o nuove.

Il consiglio dei nostri esperti? Se le scarpe sono nuove, prima di lanciarvi nella vostra corsa, usatele nel tempo libero, fateci passeggiate, camminateci per casa. Ammorbiditele e rendetele adatte al vostro piede attraverso l’utilizzo.

Dolori muscolari

Il dolore e a volte l’irrigidimento muscolare compare dopo un lasso di tempo che può variare da persona a persona, ma la media è di quasi una giornata dopo l’attività fisica. Lo sforzo fisico ha le sue conseguenze e allenarsi in quello stato può provocare ulteriore dolore o farci allenare in modo sbagliato. Ecco perché quando riscontriamo questo problema dopo la corsa giornaliera, soprattutto se siamo principianti, dobbiamo rallentare il ritmo, o alternarlo con un altro tipo di esercizio. Ricorda che il tuo corpo si sta adattando al nuovo tipo di allenamento: aumenta gradualmente, senza sforzare troppo i muscoli. Se il dolore persiste, non esitate a contattare un esperto fisioterapista per sapere correttamente come risolvere il problema e tornare a correre!

Vertigini e nausea

Molti runner lamentano di soffrire di capogiri o nausea mentre corrono.

Perché quando si corre poi gli viene la nausea? I motivi possono essere molteplici, e i fattori tanti. A volte accade perché i livelli di zucchero sono troppo bassi e le riserve di energia sono quasi esaurite. Oppure può essere una lieve disidratazione. Basta bere e mangiare qualcosa per far sparire nausea e capogiri.

Mal di testa

Il mal di testa durante la corsa si ha per motivi diversi (senza dimenticarci la predisposizione naturale):

  • Carenza di liquidi e di sodio. Sopperire assumendo liquidi pieni di elettroliti.
  • Allenamento troppo intenso: il vostro corpo vi sta dicendo che non ce la fa. Rallentate il ritmo!
  • Postura scorretta. La postura, soprattutto del collo, può influire sui vostri mal di testa. Controllate la postura!
  • Il sole. In genere i runner sono anche amanti dell’aria aperta. Ora che arriva il caldo, il sole può influire e farvi venire mal di testa. Tanta acqua fresca e un cappellino con visiera potrebbero aiutarvi.