
La riabilitazione della cuffia dei rotatori è un processo necessario per recuperare la mobilità della spalla in seguito a un infortunio che ha portato alla lesione di uno o più dei muscoli che compongono il complesso articolare.
Nello specifico, la cuffia dei rotatori è un gruppo muscolare composto da quattro parti che si trovano tra la scapola e l’omero e svolgono una funzione stabilizzante per la spalla. I quattro muscoli sono:
- Muscolo sovraspinoso;
- Muscolo sottospinoso;
- Muscolo piccolo rotondo;
- Muscolo sottoscapolare.
I primi tre, contraendosi, consentono alla spalla di ruotare esternamente. Il quarto è invece incaricato della rotazione interna.
Di questi è il sovraspinato quello che è più soggetto a lesioni anche se è bene precisare che non si parla di lesione muscolare ma tendinea. A causarla potrebbe essere un’infiammazione locale (che non genera danni permanenti) oppure traumi che comportano la lesione parziale o totale del tendine. In questi ultimi casi, soprattutto se il paziente è giovane, si opta per un intervento chirurgico di riparazione, il cui l’obiettivo è quello di ripristinare la funzionalità della cuffia. Purtroppo, raramente è possibile garantire un recupero funzionale del 100%.
L’intervento chirurgico si svolge in l’artroscopia e si esegue quando la lesione è particolarmente grave o se il paziente è un giovane atleta. Negli altri casi, si sceglie un trattamento conservativo con medicinali antinfiammatori e fisioterapia.
Quando serve
A prescindere dal tipo di terapia intrapresa si deve comunque seguire un percorso di riabilitazione. A seguito della lesione compaiono dei sintomi che provocano fastidio e intralciano le attività quotidiane. Il dolore, la rigidità articolare, la mobilità limitata e i disturbi psicofisici che ne conseguono devono necessariamente essere superati per far sì che si possa tornare ad un’accettabile condizione di vita. Qui entra in gioco la riabilitazione della cuffia dei rotatori.
Non appena il dolore si allevia inizia il processo riabilitativo che ha i seguenti obiettivi:
- Recupero della funzionalità articolare;
- Sviluppo del tono muscolare;
- Controllo sulla cuffia dei rotatori e sul movimento della spalla a prescindere dalla vista (propriocettività);
- Mantenimento.
Come si svolge
Il processo di riabilitazione della cuffia dei rotatori dopointervento artroscopico si svolge per fasi:
- Subito dopo l’intervento chirurgico si indossa un tutore specifico per 4-6 settimane che tenga immobilizzata la spalla;
- In seguito a questo periodo si comincia con la ginnastica passiva, principalmente mirata al recupero della mobilità articolare.;
- Quando le condizioni sono propizie e previa verifica specialistica, il paziente può iniziare la ginnastica attiva da fare in autonomia. Svolgendo questi esercizi in modo graduale si ripristina il controllo sull’arto e l’articolazione e si rafforza il tono;
- Le settimane successive alla terza fase sono dedicate al programma di potenziamento muscolare, con nuovi e più sfidanti esercizi per ripristinare la condizione della cuffia.
Il percorso e gli esercizi sono stabiliti dallo specialista che prende in cura il paziente. Sono presenti numerosi esempi online e sebbene si possa pensare che seguendo le indicazioni di questi tutorial possa migliorare il recupero, è fondamentale seguire alla lettera le indicazioni del medico per evitare complicazioni.
Gli esercizi sono spesso svolti in acqua per aumentare i benefici che apportano.
Quanto dura
Un programma di riabilitazione ben strutturato e soprattutto funzionale a ripristinare la cuffia dei rotatori può durare molto a lungo. Il tempo varia sensibilmente in base al tipo di lesione e alle caratteristiche e la disciplina del paziente, ma in generale servono dai 4 ai 6 mesi per un recupero completo. C’è da dire che a differenza della riabilitazione del crociato, dove si comincia quasi immediatamente dopo l’intervento, il percorso riabilitativo nella ricostruzione di cuffia in genere non prime di 2/3 settimane e sempre a discrezione del chirurgo .
Si procede per fasi, come visto in precedenza, ma si comincia con l’immobilizzazione della spalla per permettere la riparazione al tendine.
Che tipo di macchinari si utilizzano
Si utilizzano svariati macchinari per migliorare gli effetti e i tempi di recupero della riabilitazione. Si impiegano macchinari come la Tecar, Laser o i Crioultrasuoni per ridurre il gonfiore, il dolore e stimolare i processi di autoguarigione attraverso l’afflusso di sangue.
Nelle prime 4-6 settimane, si usano dispositivi medici specifici per tenere immobilizzata la spalla, ossia dei tutori, che pur non essendo macchinari possono comunque essere elencati tra questi per completezza di informazioni.
È dolorosa?
Il processo di riabilitazione non inizia prima di aver superato la sintomatologia dolorosa. Ovviamente i postumi della chirurgia sono piuttosto invadenti e la cuffia dei rotatori continuerà a far male per tutto il periodo della riabilitazione, ma l’obiettivo è proprio quello di ripristinare le migliori condizioni. Il dolore iniziale andrà quindi ad alleviarsi con il tempo e se si svolgono in modo graduale, disciplinato e costante gli esercizi, il dolore sarà fortemente limitato.
Avvertenze per migliorare il recupero
Per migliorare il recupero, sia in termini di tempi che di qualità, è fondamentale seguire alla lettera le istruzioni dello specialista. Più volte ripetiamo questo punto, come fosse un mantra, perché è importantissimo che il paziente capisca quanto questo possa influire sulla buona riuscita della riabilitazione.
Il recupero dopo una lesione alla cuffia dei rotatori è lungo e doloroso. Durante i mesi che intercorrono dall’operazione al completo recupero si dovrà seguire un rigido piano di esercizi, cosa che non per tutti è semplice. In più, durante questo lasso di tempo non sarà possibile svolgere diverse attività (sport, guidare, svolgere lavori pesanti, ecc.).
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