Spondilite anchilosante: cos’è, sintomi, cause e cura

La Spondilite anchilosante è una malattia infiammatoria cronica che colpisce le articolazioni della colonna vertebrale e, in alcuni casi, anche quelle di bacino, anche, spalle e ginocchia.Questa patologia causa una progressiva perdita di elasticità e mobilità, con irrigidimento delle vertebre e dolore persistente alla schiena.

Nei casi più gravi, l’infiammazione può portare a una fusione delle vertebre (anchilosi), limitando completamente i movimenti e rendendo difficili anche gesti quotidiani, come sollevare la testa o ruotare il busto.

Cos'è e come si manifesta

Nelle fasi iniziali, la spondilite anchilosante può essere confusa con un comune mal di schiena o con una lombalgia muscolare.Tuttavia, a differenza di un dolore meccanico, quello causato da questa patologia peggiora a riposo e migliora con il movimento.

Il dolore inizia di solito nella parte bassa della schiena o nei glutei, ma con il tempo può estendersi a tutta la colonna vertebrale, fino al collo.

Cause

Le cause precise della spondilite anchilosante non sono ancora del tutto note, ma esiste una forte predisposizione genetica, in particolare legata al gene HLA-B27, presente in molti pazienti affetti.

Altri fattori che possono contribuire sono:

• Disfunzioni del sistema immunitario, che attacca i tessuti sani della colonna vertebrale;

• Infezioni intestinali o urinarie pregresse;

• Predisposizione familiare;

• Fattori ambientali o stress prolungato.

La patologia colpisce più frequentemente giovani adulti tra i 20 e i 40 anni, con una maggiore incidenza negli uomini.

Sintomi

I principali sintomi della spondilite anchilosante includono:

• Dolore lombare cronico, che migliora con il movimento e peggiora durante il riposo notturno;

• Rigidità mattutina alla schiena e alle anche;

• Infiammazione delle articolazioni periferiche (ginocchia, caviglie, anche);

• Dolore toracico dovuto al coinvolgimento delle articolazioni tra coste e vertebre;

• Affaticamento generale e perdita di flessibilità della colonna;

• Nei casi più avanzati, riduzione della capacità respiratoria a causa della rigidità toracica.

Diagnosi

Una diagnosi precoce è fondamentale per rallentare l’evoluzione della malattia e preservare la mobilità. Il percorso diagnostico prevede:

• Visita specialistica reumatologica o ortopedica;

• Esami del sangue, per la ricerca del gene HLA-B27 e degli indici infiammatori;

• Radiografie o risonanza magnetica della colonna e delle articolazioni sacroiliache.

Riconoscere la patologia nelle prime fasi consente di intervenire tempestivamente e migliorare notevolmente la qualità della vita del paziente.

Cura e trattamento

La spondilite anchilosante non è ancora guaribile, ma con un trattamento adeguato è possibile controllare l’infiammazione e preservare la mobilità.I principali approcci terapeutici comprendono:

• Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per ridurre il dolore e la rigidità;

• Terapie biologiche mirate al sistema immunitario (anti-TNF o anti-IL17);

• Fisioterapia regolare per mantenere la flessibilità articolare e migliorare la postura;

• Esercizi di stretching e respirazione per contrastare l’irrigidimento toracico;

• Nei casi più avanzati, chirurgia ortopedica correttiva.

A chi rivolgersi

Chi avverte un dolore cronico alla schiena che non migliora con il riposo e si manifesta soprattutto al risveglio dovrebbe rivolgersi a un ortopedico o reumatologo specializzato.

Un approccio multidisciplinare è essenziale per una gestione efficace della malattia.

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