
La fisioterapia temporo mandibolare deve essere utilizzata quando insorgono fastidi all’articolazione e consiste in una serie di interventi terapeutici che hanno l’obiettivo di ristabilire il normale funzionamento dell’articolazione temporo mandibolare.
L’articolazione temporo mandibolare collega la mandibola all’osso temporale del cranio e consente di aprire e chiudere la bocca. È una struttura molto particolare e complessa perché è composta dai muscoli, dai legamenti, dalla capsula articolare e dal menisco cartilagineo.
Una delle cause più frequenti che porta alla sindrome temporo madibolare e che, quindi, richiede la fisioterapia è il bruxismo notturno, ovvero la situazione durante la quale il paziente digrigna i denti durante il sonno.
A cosa serve la fisioterapia temporo mandibolare
Con una serie di interventi, la fisioterapia temporo mandibolare mira ad una riabilitazione dell’articolazione. Grazie alla messa in pratica di una serie di manovre specifiche, che solamente uno specialista del settore può essere in grado di fare, la fisioterapia temporo mandibolare serve a ripristinare il normale funzionamento dei muscoli masticatori.
Quando serve la fisioterapia temporo mandibolare
I disturbi che possono essere legati all’articolazione temporo mandibolare sono diversi e, di conseguenza, sono diversi i casi in cui è necessario ricorrere alla fisioterapia temporo mandibolare.
Un individuo che necessita della fisioterapia temporo mandibolare generalmente presenta diversi sintomi, tra i quali:
- Dolore localizzato
- Click articolari
- Limitazione del movimento della mandibola
- Movimento della mandibola non coordinato
- Mal di testa
- Mal d’orecchie
- Dolore al collo
- Vertigini e/o capogiri
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Le cause per le quali può insorgere la sindrome temporo mandibolare sono da ricercare tra i fattori:
- Predisponenti se favoriscono la comparsa del disturbo, come per esempio i disturbi ormonali e i disordini psicologici e/o affettivi
- Scatenanti se sono il motivo che provoca l’insorgenza del disturbo, come i traumi o il bruxismo
- Contribuenti se, insieme al fattore principale, contribuiscono all’insorgenza del disturbo
- Perpetuanti se portano il disturbo a protrarsi nel tempo
Quali sono i trattamenti
Il trattamento più opportuno può essere indicato solamente da un medico specializzato e varia in base ai sintomi e alla causa del disturbo temporo mandibolare presentato dal paziente, ma generalmente resta una terapia di tipo manuale, alla quale alcune volte si possono affiancare delle tecniche di rilassamento miofasciale oppure una rieducazione posturale.
A seconda della gravità, il trattamento per la sindrome temporo madibolare può richiedere anche un approccio tipo multidisciplinare: odontoiatra, chirurgo maxillo facciale e fisioterapista possono trovare la soluzione migliore per una piena ripresa.
Grazie ad una terapia combinata tra i massaggi muscolari, gli esercizi – attivi e passivi – e la manipolazione, generalmente si riesce ad ottenere una riabilitazione totale dell’articolazione temporo mandibolare.
Modalità di esecuzione
Per una buona riuscita della fisioterapia temporo mandibolare bisogna affidarsi ad uno specialista del settore, il quale è l’unico che può stabilire accuratamente quale sia l’efficace e più idonea modalità da seguire per una completa riabilitazione.
In linea di massima la fisioterapia temporo mandibolare è effettuata grazie ad alcune manovre che lo specialista mette in pratica per correggere le sbagliate abitudini acquisite dal paziente.
Grazie ad un accostamento tra la fisioterapia e alcuni esercizi indicati dal medico, si può far in modo di riallineare correttamente l’articolazione temporo mandibolare e risolvere il problema.
Per una buona riuscita della fisioterapia è molto importante che lo specialista si soffermi anche sui muscoli cervicali, eseguendo dei massaggi anche in questa zona o indicando al paziente gli esercizi da svolgere.
Durata della fisioterapia temporo mandibolare
Il disordine temporo mandibolare si manifesta generalmente tra i 25 e i 40 anni. Le donne sembrano essere più colpite degli uomini da questa sindrome: il rapporto è di circa 8 a 1.
Per quanto riguarda, invece, la durata del trattamento, questa non può essere stabilita a priori. Solamente dopo aver fatto un’accurata diagnosi, uno specialista del settore, o l’intera equipe medica, può stabilire quale sia il trattamento più opportuno e, quindi, decidere anche la durata della terapia.
In ogni caso, in linea di massima le sedute di fisioterapia temporo madibolare possono avere una durata che oscilla tra i 30 e i 60 minuti e una cadenza settimanale: questi ritmi, come giù anticipato, possono variare in base alla diagnosi e anche risposta corporea – in termini di risultati ottenuti – del paziente.
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