Artrosi del ginocchio cos’è: definizione

By 6 Maggio 2019Articoli
artrosi ginocchio Roma

L’artrosi al ginocchio, definita in ambito medico gonartrosi, si manifesta quando la cartilagine di tibia e perone si assottiglia : è una malattia della cartilagine che, con il continuo sfregamento tra le due ossa, tende a consumarsi e conseguentemente a portare le ossa ad un assiduo attrito che,con il passare del tempo, può provocare dolore ed una non corretta funzionalità motoria o deambulazione.

Chi colpisce?

Solitamente questa patologia colpisce persone anziane (ultra sessantenni), ma non mancano casi che coinvolgono i più giovani ( quarantenni e cinquantenni).

Come si manifesta?

Una volta che la cartilagine inizia a consumarsi, provocando dolore ed infiammazioni, come meccanismo di difesa inizia una sovrapproduzione di liquido sinoviale che causa gonfiore e limita i movimenti del ginocchio. Il liquido sinoviale è un liquido che riempie le cavità articolari e il suo compito è quello di nutrire i tessuti vascolarizzati e lubrifica le giunzioni articolari.

Sintomi

La patologia dell’artrosi al ginocchio può manifestarsi attraverso diversi sintomi.

  • Dolore al ginocchio: causato da un rigonfiamento o infiammazione.
  • Dolore articolare: in questo caso si percepisce il dolore all’interno dell’articolazione stessa.
  • Dolore muscolare.
  • Gambe dolenti e gonfie.
  • Gambe stanche e sensazione di pesantezza.
  • Gonfiore articolare: il ginocchio può risultare dolorante e caldo al tatto a causa del riversamento del liquido sinoviale.
  • Noduli: possono avere un’origine infiammatoria e solitamente interessano i tessuti più profondi.
  • Osteofiti: sono delle piccole escrescenze del tessuto osseo, solitamente assumono una forma a becco o cresta e sono tipiche delle malattie articolari erosive.
  • Rigidità articolare: la limitazione parziale o totale del movimento articolare.
  • Rumori articolari: questi possono essere un campanello d’allarme per le patologie delle articolazioni e si manifestano con scricchiolii durante l’esecuzione di un normale movimento dell’arto.

Cause

L’artrosi al ginocchio è una condizione infiammatoria che assume le caratteristiche di una patologia cronica e che deriva dalla tumefazione delle cartilagini degli arti. Gli arti maggiormente interessati sono gli arti inferiori (gambe). Le cause che comportano all’erosione della cartilagine nelle gambe possono essere molteplici e spesso sono una combinazione di diversi fattori:

  • Età avanzata: sicuramente l’età del paziente è uno dei fattori principali che influisce molto sul manifestarsi di tale malattia. Con l’invecchiamento, infatti, la degenerazione della cartilagine è un processo normale.
  • Sovrappeso o obesità: un elevato peso corporeo va ad influire e danneggiare maggiormente la cartilagine delle ginocchia che si trovano perennemente sotto un maggiore sforzo.
  • Predisposizione genetica: l’artrosi può essere una malattia geneticamente trasmissibile che interessa le maggiori articolazioni.
  • Sesso: diversi studi hanno dimostrato che l’artrosi al ginocchio si manifesta maggiormente in pazienti di sesso femminile che hanno un’età superiore ai 55 anni.
  • Ripetuti infortuni passati: le patologie al ginocchio interessano maggiormente quei soggetti che praticano sport o che a causa del lavoro devono spesso sollevare dei pesi. Gli sport che possono provocare maggiori infortuni alle gambe sono il calcio, rugby, tennis, pallacanestro, ecc.
  • Artrite reumatoide: è una malattia autoimmune ed è l’infiammazione cronica di articolazioni, tendini, muscoli e atri tessuti dell’organismo.
  • Il morbo di Paget: è un morbo metabolico che colpisce le ossa deformandole o esponendole maggiormente alle fratture.

Diagnosi

Per poter riconoscere l’artrosi al ginocchio il primo passo è un esame obiettivo e l’anamnesi, ossia conoscere la storia clinica del paziente tramite la raccolta e l’analisi dei sintomi del paziente. In questa fase è importante anche l’analisi della storia clinica familiare in modo tale da escludere o prendere in considerazione delle patologie che sono geneticamente trasmissibili.

Successivamente, il paziente deve sottoporsi a degli esami accurati, come i raggi X e la risonanza magnetica nucleare.

Le radiografie, o raggi X, alle articolazioni interessate vengono spesso fatte con il paziente in piedi, in modo da evidenziare la riduzione dello spazio articolare. I raggi X servono a chiarire se l’infiammazione al ginocchio deriva dall’osteofitosi o meno.

La risonanza magnetica nucleare è un esame più dettagliato e tramite esso si può risalire alla causa principale che comporta l’assottigliamento della cartilagine nell’articolazione. Grazie alle informazioni derivate da questo esame il medico ortopedico potrà stabilire la cura più adeguata al paziente.

Cura

Una volta effettuata la visita medica tramite un medico ortopedico specialista si potrà pensare ad una cura. In realtà guarire completamente dall’artrosi al ginocchio è impossibile, ma se ne possono alleviare i dolori o comunque si può cercare di rallentare il decorso della malattia.

Quando un paziente è soggetto a questa patologia il medico, a seconda della gravità, può decidere se attuare una cura conservativa, cioè non chirurgica, o attuare un intervento chirurgico.

Cura conservativa

Per quanto riguarda la cura conservativa ci sono diversi rimedi:

  • Riduzione del peso: tra le cause che comportano l’artrosi alle ginocchia, come detto in precedenza, c’è il sovrappeso o obesità. In questo caso la soluzione migliore è quella di un piano alimentare adeguato per il paziente e volto alla perdita del peso eccessivo.
  • Fisioterapia: esercizi mirati ad aumentale la mobilità articolare del ginocchio interessato.
  • Somministrazione di medicinali: in questo caso il medico può prescrivere degli antidolorifici e degli antinfiammatori a base di ibuprofene, paracetamolo o naprossene sodico.
  • Infiltrazioni: nel caso in cui gli antinfiammatori non dovessero apportare nessun miglioramento, il medico può decidere di prescrivere delle iniezioni di corticosteroidi o di acido ialuronico.

I corticosteroidi se somministrati per periodi prolungati possono avere degli effetti collaterali, come ipertensione o obesità, ed è proprio per questo che i medici preferiscono trattare il paziente con gli antidolorifici e solo successivamente passano alla prescrizione di queste iniezioni.

L’acido ialuronico è una sostanza lubrificante e tramite la sua somministrazione i medici provano a ripristinare parte dell’assetto articolare.

  • Attività fisica: la sedentarietà favorisce e/o aggrava l’artrosi al ginocchio quindi una costante attività fisica può diminuire il decorrere della malattia. Ovviamente in questo caso è opportuno fare delle attività che non peggiorino la condizione del ginocchio.
  • Tutore: sul mercato sono presenti tanti tipi diversi di tutori e la scelta del più idoneo al paziente spetta al medico ortopedico specialista.

Intervento chirurgico

Quando il paziente è soggetto ad artrosi al ginocchio e si trova in uno stato avanzato della malattia il medico ortopedico specialista può decidere se intervenire tramite un intervento chirurgico.

Ci sono tre tipi di interventi attuabili per porre rimedio a questa patologia:

  • Artoscopia: è l’intervento chirurgico meno invasivo, ma anche meno efficace. Questo intervento prevede la “pulizia” delle cartilagini del ginocchio. Solitamente questo tipo di interventi è indicato per i più giovani.
  • Osteotomia: l’artrosi al ginocchio, come già detto, comporta l’assottigliamento della cartilagine e il continuo sfregamento delle ossa. Questo intervento prevede proprio il rimodellamento dell’osso Di norma vengono sottoposti a questo intervento pazienti che hanno un danno alle cartilagini di una sola delle due porzioni ossee.
  • Protesi: questo è l’intervento chirurgico più invasivo e prevede l’istallazione di una protesi al posto del vero ginocchio. In questo caso il medico ortopedico specialista raccomanda tale operazione ai pazienti più anziani.

Dove curare l’artrosi del ginocchio a Roma dai migliori specialisti

L’artrosi al ginocchio è una malattia che se trascurata può portare al mal funzionamento degli arti inferiori, dolori e difficoltà nella deambulazione.

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